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Integratore a base di olio di Krill (Superba™ Krill Oil – Aker Bio Marine) e olio di pesce concentrato prodotto da CRODA in capsule filmate Licaps® che ne garantiscono la stabilità.

è una fonte di omega-3, EPA e DHA altamente concentrati e purificati.

EmoKrill™: dalle profondità dell’oceano direttamente al cuore del tuo benessere

Benefici

Naturalmente efficace: perché gli acidi grassi ω3 contenuti sono sotto forma di fosfolipidi e trigliceridi.

Sicuro: perché privo di agenti inquinanti che se presenti potrebbero dare bioaccumulo, soprattutto nelle donne in gravidanza che per il fenomeno della biomagnificazione, passerebbero parte di questi inquinanti al feto. La miscela di EmoKrill™ garantisce livelli di purezza da metalli pesanti, diossine, furani e PCB, ben al di sotto dei limiti di legge.

Rapido:le Licaps® in cui sono contenuti i 500mg di olio, consentono l’immediata liberazione dei principi attivi e la riduzione del tempo che intercorre dalla assunzione all’assorbimento, favorendo ulteriormente la biodisponibilità dei principi attivi contenuti.

Stabile: la sigillatura e impermeabilità delle Licaps®, impedisce il contatto con agenti ossidanti e preserva gli ω3 dall’irrancidimento e ne conserva le preziose caratteristiche organolettiche. Il contenuto di Astaxantina del Superba™ Krill Oil funge da importante antiossidante e concorre alla stabilità di EmoKrill™.

Digeribile: i fosfolipidi rendono la miscela più disperdibile nel contenuto gastrico, riducendo il fastidioso reflusso.

Sostenibile:i costituenti di EmoKrill™ derivano da pesca sostenibile, responsabile e ecologica. Inoltre tutta la filiera viene controllata e garantita.

Caratteristiche e Componenti

Composizione


 Ingredientimg/capsulag/100g
Eco-HarvestingEstratto lipidico da krill antartico -Euphausia Superba30050
PureMaxOlio di pesce (in forma di trigliceridi)
250 mg/g EPA e 160 mg/g DHA
20034
Eco-Harvesting™ è un marchio registrato Aker Bio Marine.
PureMax™ è un marchio registrato Croda Inc PLC.

Superba™ Krill Oil

Viene estratto dall’Euphausia Superba, comunemente chiamato Krill antartico, un piccolo crostaceo estremamente puro che vive e si moltiplica nelle gelide acque dell’Oceano Antartico, dove forma enormi sciami di zooplancton.

Di intenso colore rosso, per l’elevato contenuto in Astaxantina che contribuisce a mantenerne la stabilità per le notevoli doti antiossidanti (Figura 1), l’olio di krill è una preziosa fonte di Omega 3, 6 e 9. Buona parte degli acidi grassi in esso contenuti è sotto forma di fosfolipide. Tale peculiarità unica di questo estratto, ne favorisce l’elevata biodisponibilità e permette una maggiore disperdibilità nel contenuto acquoso dello stomaco (liposomi), riducendo il fastidioso effetto di reflusso che si può manifestare con i normali olii di pesce. Inoltre, gli acidi grassi EPA e DHA legati ai fosfolipidi, non devono essere digeriti a livello dello stomaco, ma possono essere assorbiti direttamente a livello dell’intestino senza l’azione dei sali biliari.

Il Krill è alla base della catena alimentare e ha una vita piuttosto breve, questi due aspetti impediscono l’accumulo di sostanze tossiche e rendono l’olio di krill naturalmente privo di inquinanti, per questo non necessita di processi di purificazione.

Superba™ Krill Oil è prodotto dalla Aker Bio Marine (vedi video di presentazione) e deriva da pesca responsabile, sostenibile e ecologica.

300mg di olio di krill hanno dimostrato di essere un valido complemento agli attuali trattamenti per la gestione dell’osteoartrite (vedi articolo di approfondimento sul sito del Journal of the American College of Nutrition - formato pdf

Olio di pesce

È una nuova generazione di olio “marino” concentrato caratterizzato da elevata purezza ed elevati livelli di acidi grassi omega-3: EPA e DHA. Esso vanta il sigillo di qualità PureMax™ (approfondimento sul sito PureMax) che fornisce un olio ad elevato tenore di EPA e DHA e garantisce livelli di contaminazione da inquinanti inferiori ai limiti di legge.

Licaps®

Le Licaps® (vedi approfondimento sul sito Capsugel) sono capsule appositamente sviluppate da CAPSUGEL® per il contenimento di liquidi e semisolidi particolarmente sensibili agli agenti esterni. Queste particolari capsule sono frutto della tecnologia FusionLicaps (vedi video) che garantisce all’utilizzatore finale l’elevata protezione dei principi attivi e l’elevata velocità di rilascio.

La particolare sigillatura dei due componenti, corpo e cappuccio, rende il contenuto perfettamente impermeabile all’umidità e all’ossigeno, preservando il contenuto dall’irrancidimento.

Posologia

Se ne consiglia l’assunzione di 1/2 Licaps al giorno prima dei pasti.

Avvertenze

EmoKrill™ non deve essere somministrato a bambini al di sotto dei 3 anni di età. EmoKrill™ è controindicato nelle persone con allergia ai crostacei.

Quando e perché è consigliabile assumere EmoKrill™

Per comprendere quando è consigliabile assumere EmoKrill™ è necessario affrontare l’argomento: rapporto omega 6 / omega 3. Secondo le fonti LARN (Livelli di Assunzioni Raccomandata di Nutrienti) il giusto rapporto tra ω3 e ω6 dovrebbe essere mantenuto tra 1: 2/4.

Consigliamo di ridurre l’introduzione di alimenti particolarmente ricchi di Omega 6 (in particolare l’acido l’linoleico, contenuto nei semi di girasole, sesamo, ecc.) ed aumentare di molto quelli ad alto contenuto di Omega 3 (ac. alfalinolenico, acido eicosapentaenoico EPA e acido docosaesaenoico DHA) soprattutto consumando pesce azzurro o salmone almeno 2/3 volte a settimana, oppure integrando con integratori di ω3 concentrati e purificati.

Purtroppo le variazioni nel regime alimentare avvenute nel corso dell’ultimo secolo, hanno comportato un significativo aumento degli acidi grassi saturi e di acidi grassi polinsaturi (PUFA) della serie ω6, con la concomitante riduzione dell’apporto di PUFA della serie ω3. Basti pensare all’aumentato consumo di oli vegetali (mais, girasole, arachidi ricchi di ω-6 come l’acido linoleico) per il controllo dell’aterosclerosi, il limitato consumo di pesce e la minor presenza di ω-3 nel pesce di allevamento rispetto a quello pescato che si nutre di fitoplancton, le minime quantità di acido linolenico nelle carni provenienti dai bovini domestici che sono alimentati con prodotti molto poveri di acidi grassi ω-3, la produzione di vegetali a foglia verde che hanno un minore contenuto di acidi grassi ω-3.

Questo sbilanciamento a favore degli acidi grassi ω6, è ormai dimostrato essere strettamente correlato con la patogenesi di disturbi a carico dei diversi distretti dell’organismo.

Esistono anche situazioni in cui, pur con un giusto apporto di PUFA ω3/ω6 nelle giuste proporzioni, l’integrazione con Omega-3 ha dimostrato di avere notevoli effetti positivi:

- Nelle donne in gravidanza; le gestanti hanno un fabbisogno aumentato di acidi grassi ω3 per avere a disposizione sufficienti quantità di DHA da trasferire al feto in accrescimento attraverso la placenta. Questo perché durante le ultime settimane di gestazione e nelle prime settimane di vita, si completa lo sviluppo della retina e del cervello, organi in cui il DHA è indispensabile per il corretto funzionamento. Anche nei primi giorni di vita, il bambino riceve questo fondamentale costituente dal latte materno. Elevate quantità di ω3 nella dieta della mamma, inoltre hanno dimostrato di prevenire la depressione post-partum.

  • Nei soggetti che hanno patologie a base infiammatoria cronica o sistemica, come nell’osteoartrite e nei soggetti affetti da patologie infiammatorie croniche a carico dell’intestino e nei soggetti asmatici cronici. Proprio nell’osteoartrite, 300mg di Olio di Krill hanno dimostrato di migliorare in maniera significativa la sintomatologia e la mobilità (vedi articolo di approfondimento sul sito del Journal of the American College of Nutrition - formato pdf).
  • Nei soggetti a rischio cardiovascolare per la presenza di aterosclerosi e disfunzione endoteliale, soggetti ipertesi e con elevati livelli di trigliceridi nel sangue.
  • Nei soggetti particolarmente inclini a dermatiti.

Va comunque sempre tenuto presente che gli acidi grassi omega 3 non curano, è il nostro organismo che ne ha bisogno nelle giuste quantità per funzionare bene e riuscire ad adempiere a tutte le funzioni a cui è chiamato a far fronte.

A questo punto è importante comprendere come l’integrazione con acidi grassi ω3 e il ripristino del corretto rapporto con gli ω6, siano alla base dei dimostrati effetti positivi a carico dei vari distretti del corpo.

Indicazioni

Nonostante questi acidi grassi prendono parte a processi e reazioni molto complesse, possiamo semplificare al massimo dicendo che: gli ω3, insieme agli ω6, sono fondamentali costituenti di tutte le cellule che ci compongono, ma svolgono funzioni biologiche differenti e contrapposte a seconda che si tratti dell’una o dell’altra serie.

Ω3 e ω6 derivano da due acidi grassi capostipite che, potendo essere assunti solo attraverso l’alimentazione, vengono definiti essenziali: l’acido alfa-linolenico e l’acido linoleico.

... e curisità

alfa-linolenico e linoleico

1. L’alfa-linolenico è il precursore della serie ω3, da questo il nostro organismo è in grado di sintetizzare in completa autonomia gli acidi grassi eicosapentaenoico (EPA) e il docosaesaenoico (DHA). Da questa via hanno origine i così detti Eicosanoidi “buoni”.

2. Il linoleico è invece precursore dei composti della serie ω6, l’acido gammalinoleico (GLA) e l’acido arachidonico (AA). Da questi composti hanno origine i così detti Eicosanoidi “cattivi”.

Da questi composti hanno origine i così detti Eicosanoidi “cattivi”.

Eicosanoidi

 

Funzioni degli eicosanoidi nell'organismo
Eicosanoidi buoniEicosanoidi cattivi

Inibiscono l’aggregazione piastrinica

> Az. antitrombotica

Stimolano l’aggregazione piastrinica

>Az. protrombotica

Inducono vasodilatazione

> Az. ipotensiva

Inducono vasocostrizione

>Az. ipertensiva

Stimolano la risposta
immunitaria
Inibiscono la risposta
immunitaria

Riducono la risposta infiammatoria

>Az. antinfiammatoria

Stimolano l’infiammazione

>Az. proinfiammatoria

Inducono broncodilatazioneInducono broncocostrizione

 

Anche se tutte e due le classi possono essere tramutate in eicosanoidi, gli omega-6 sono sicuramente i più importanti per la loro produzione. La produzione degli eicosanoidi inizia con l’acido linoleico, acido molto facile da reperire perché presente virtualmente in tutti gli alimenti. Questo acido viene trasportato all’interno delle cellule legato alla lipoproteine a bassa densità LDL, le stesse che trasportano il colesterolo, dopo di che, grazie all’enzima Δ-6-desaturasi, viene convertito ad acido gammalinolenico (GLA) acido raramente reperibile negli alimenti (la fonte più ricca è il latte materno), ecco l’importanza di allattare al seno.

Anche la produzione dei composti della serie ω3 dipende dallo stesso enzima che è oggetto di competizione tra le due categorie di acidi grassi. Proprio la competizione e la variabile disponibilità di acidi grassi ω3 e ω6, influenzano la tipologia di metaboliti prodotti dall’attività dell’enzima (l’attività catalitica dell’enzima Δ-6-desaturasi, è inibita o bloccata da: grassi saturi, acidi grassi trans derivati dalla trasformazione degli oli vegetali, l’iperglicemia, l’alcool, l’invecchiamento, l’adrenalina, i glucocorticoidi, una dieta ipoproteica).

Influenze Negative

Da sottolineare che dall’età di trent’anni, l’attività di questo importante enzima, si riduce sempre di più, al punto che l’abilità di favorire la produzione di eicosanoidi “buoni” all’età di 65 anni è solo di un terzo rispetto a quella che si ha a 25 anni. Questo può spiegare come varie malattie croniche degenerative legate allo sbilanciamento tra eicosanoidi buoni e quelli cattivi, aumenti con il processo di invecchiamento.

Anche la dieta influenza negativamente l’attività della Δ-6-desaturasi in tre modi differenti:

 

Eccessivo consumo di carboidrati
(insulina circolante)
 → rallentano l’attività
Consumo eccessivo di acido alfalinolenico
(ALA)
 → rallentano l’attività
Il consumo di olii vegetali idrogenati e
parzialmente idrogenati 
→ inibiscono l’attività


Altro importante fattore che riduce l’attività di questo enzima, è lo stress che provocando l’incremento del cortisolo, questo agisce a livello del pancreas stimolando la produzione di insulina.

Altro importante fattore che riduce l’attività di questo enzima, è lo stress che provocando l’incremento del cortisolo, questo agisce a livello del pancreas stimolando la produzione di insulina.


Influenze Positive

Per produrre gli eicosasnoidi, il GLA deve essere convertito in un altro acido grasso, chiamato diomogammalinoleico (DGLA); è a questo punto che le vie biochimiche con cui vengono prodotti gli eicosanoidi si separano. In una, il DGLA da origine alla seria di prostaglandine serie 1 (PGE1), considerate importanti per la salute del nostro organismo. In generale le PGE1 sono dotate di azione:
 

• Vaso-dilatante
• Anti-aggregante
• Anti-infiammatoria
 

Per queste azioni l’aumento di questi eicosanoidi è considerato fondamentale per la salute e ha fatto si che venissero definiti “buoni”. Obiettivo di un intervento nutrizionale è proprio quello di favorire la sintesi di questi superormoni.

L’altra via è invece attivata dall’enzima Δ-5-desaturasi e converte il DGLA in acido arachidonico (AA), l’acido grasso peggiore per il nostro organismo. Esso è il precursore degli eicosanoidi “cattivi” come le prostaglandine della sere 2 (PGE2) che promuovono dolore e infiammazione, il trombossano A2 che provoca aggregazione delle piastrine e deprime il sistema immunitario e i leucotrieni, responsabili spesso di allergie e patologie della cute. E’ evidente che maggiore sarà attivo l’enzima, maggiore sarà la quantità di arachidonico prodotta. Questo enzima è attivato dall’insulina, mentre è fortemente inibito da un altro acido grasso essenziale: l’acido eicosapentaenoico (EPA) presente nel pesce e in EmoKrill.

Ora dovrebbe essere più chiaro come, una strategia per diminuire la produzione degli eicosanoidi pro-infiammatori coimplica la modulazione nutrizionale delle vie deli acidi grassi ω3 e ω6 utilizzati per generare i precursori di questi superormoni. Soprattutto spiega come l’integrazione con acidi grassi omega 3, nello specifico l’EPA, sia in grado di ridurre la sintesi di mediatori infiammatori e favorire la sintesi di quelli con azioni positive per il nostro benessere.

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